METAPROGRAMMA IN-TIME O CASUALE E THROUG-TIME O SEQUENZIALE
Oggi parliamo di metaprogrammi.
I metaprogrammi sono programmi inconsci che noi esseri umani utilizziamo per processare informazioni, prendere decisioni, motivarci e molto altro.
Potremmo dire che sono come il software nella testa delle persone, e spiegano Come pensiamo, proviamo emozioni, processiamo informazioni e prendiamo decisioni.
Non sono distinzioni “tutto o niente”, anzi possono presentarsi molto spesso insieme, in proporzioni variabili.
Tra l'altro tutto è molto relativo, e per esempio, se prendiamo due metaprogrammi e li chiamiamo A e B, chi fosse molto orientato verso A, sentirebbe chi invece a metà tra A e B, molto B.
Vi chiedo un grosso favore a riguardo dei metaprogrammi, e cioè di non utilizzarli come una scusa del tipo “Ecco vedi io sono fatto così, e quindi vado bene così e stop, e tu sei sbagliato!”, ma piuttosto di utilizzarli invece come modalità per cercare di capire come possiamo essere visti da qualcun altro che ha metaprogrammi diversi dai nostri, e capire gli altri in base ai loro metaprogrammi.
Il metaprogramma che trattiamo oggi parla dell'esperienza del tempo.
Si riferisce al modo in cui codifichiamo e processiamo le nostre linee del tempo.
C'è chi codifica in modo casuale e chi in modo sequenziale.
Chi codifica in modo casuale vive nell'eterno presente, perdendosi facilmente nel tempo stesso.
Chi invece codifica in modo sequenziale ha una maggiore percezione e consapevolezza del tempo, che li rende più lineari e in orario.
Durante il corso Comunicazione Top capiremo quali sono i punti pro e i punti contro sia del metaprogramma in-time sia del metaprogramma throug-time, e capiremo voi a quale metaprogramma appartenete, tramite un divertente esercizio mentale.
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